Preparazione: 1 ora e 15 min.
- In una ciotola mecolare l’acqua insieme al miele, il lievito, lo yogurt e l’olio.
- Versare sulla farina e cominciare ad impastare.
- Appena l’impasto si compatta leggermente aggiungere il sale. L’impasto rimane morbido non aggiungere altra farina.
- Quando l’impasto è bello liscio, farlo riposare in una ciotola coperta con uno strofinaccio per 10 minuti.
- Trascorso il tempo dividere l’impasto in 12 porzioni e formare delle palline: appiattire la porzione d’impasto pizzicando poi i lembi esterni verso l’interno. Ribaltarle, arrotondarle con i palmi delle mani e lasciarle riposare per 15 minuti coperte da un panno.
- Scaldare a fuoco medio una padella antiaderente: per una buona cottura deve essere calda.
- Prendere una pallina d’impasto, spolverarla con farina di semola e con un mattarello stenderla dando una forma circolare. Stenderla sottile, schiacchiando leggermente i bordi, perché poi in cottura si restringe e lievita.
- Appoggiare il flatbread steso sulla padella ben calda e coprire con un coperchio.
- Cuocere 30 secondi fino a che iniziano a formarsi delle bolle in superficie. Girarla dall’altro lato e cuocerla per altri 30 secondi circa.
- Quando il flatbread è cotto, avvolgerlo in uno strofinacio pulito in modo stia al caldo. Una volta che tutti il flatbread sono cotti, impilarli una sopra l’altro e coprirli con lo strofinaccio in modo che rimangano morbidi.
- Enjoy!
SUGGERIMENTI:
> I flatbread cotti si conservano per un paio di giorni in frigo coperti da pellicola.
> Come scaldarli prima di farcirli:
– in forno a 180°, avvolti in un foglio di carta d’argento per 5 minuti. Grazie al vapore che si creerà diventeranno caldi e soffici.
– in padella, non è necessario ungere la padella, coperte con un coperchio per un paio di minuti.
> Per far si che i flatbread rimangano caldi durante la cena e essere farciti al momento, dopo averli scaldati, metterli impilati su un piatto coperti da un coperchio.
> Ottimi anche surgelati e per scaldarli vedi sopra.
Un grazie particolare a mio marito con il quale le ho preparate la prima volta e mi ha aiutato a capire come cuocerle al meglio.